Quale Paese stanno progettando le donne? Le voci di chi è in prima linea, a modo suo

I cambiamenti camminano sulle gambe di ciascuno di noi. Sono le persone che quotidianamente si impegnano per una società diversa, che fanno la differenza. E di donne che sono arrivate in posizioni apicali e fanno la loro parte, ce ne sono molte. Abbiamo voluto raccogliere qui i loro pensieri per il futuro, in occasione dle compleanno di Alley Oop.

Paola Bobonomonomo, consigliere indipendente di AXA Assicurazioni e Piquadro 

Vorrei che le donne in Italia cominciassero ad allevare le figlie e i figli in piena parità, e a costruire fiducia in sé stesse nelle bambine e rispetto per gli altri nei bambini. E vorrei che pretendessero lo stesso dai padri. Solo così potremo uscire dal tunnel. La community di Alley Oop aiuta donne e uomini a ricordarsi che questa è una priorità quotidiana per tutti noi.

Settimana culturale dell'economia 17 18 maggio 2011 Sapienza Universita di RomaMarina Brogi, professore ordinario di International Banking and Capital Markets e Vicepreside Unversità La Sapienza – Consigliere indipendente Luxottica Group e Salini Impregilo

Il futuro delle donne in Italia è almeno in parte nelle nostre mani. Tutte possiamo contribuire. Come diceva Seneca, ‘la fortuna non esiste, esiste il momento in cui il talento incontra l’occasione’. La Legge Golfo-Mosca ha creato quell’occasione per tante donne di talento. Sta a loro dimostrare quanto valgono facendo si che una norma dall’effetto temporaneo modifichi durevolmente il paese.

livia-cevoliniLivia Cevolini, ingegnere e amministratore delegato di Energica Motor Company

La capacità di mediazione e la versatilità delle donne può essere una preziosa fonte di energia e cambiamento per il nostro paese. Grazie alla ritrovata intraprendenza femminile, si sta rivelando preziosa la coesistenza della creatività anche in materie più tecniche e tecnologiche: un ponte importante tra le classiche tipicità di uomini e donne. Sono sempre più crescenti infatti le realtà imprenditoriali con a capo una dirigenza al femminile. Forti della cultura e dei valori italiani le donne come gli uomini di questo paese con la loro determinazione stanno portando avanti quel “fare italiano” che ci ha reso famosi in tutto il mondo. Alley Oop è un prezioso portavoce di questo nuovo “movimento” tutto al femminile. Mi auguro che tutte le donne possano leggere e anche rivedersi nelle storie di chi non si è fermata, si è rialzata ad ogni caduta con un bagaglio di esperienze arricchito, ha guardato oltre e ora sta cambiando la storia.

cuomoSimona Cuomo, leadership professor e Coordinatore Diversity Management Lab SDA Bocconi School of Management
Non è più il tempo di affrontare il tema della parità di genere solo in termini numerici. Dobbiamo fare un salto perché la rappresentanza numerica non è di per sé la soluzione. Dobbiamo dare dei segnali forti di essere portatrici di rinnovate competenze e valori, di un modo differente di vedere la realtà, di fare business e politica. Se ci allineiamo al sistema e ci comportiamo allo stesso modo, se riproduciamo al femminile quello che abbiamo criticato ai nostri predecessori, se quando arriviamo ci dimentichiamo la causa di tutte le altre donne, se non siamo le prime ad usare il potere per costruire una società più equa, che senso ha ? Grazie ad Alley Oop per metterci e tenerci in contatto, per essere un luogo che integra voci anche fuori dal coro.

patrizia-di-dioPatrizia Di Dio, ad La Vie en rose e presidente Terziario Donna – Confcommercio

La questione delle donne in Italia è un deficit di democrazia intollerabile, ma anche un inaccettabile spreco di risorse per quello che, se adeguatamente valorizzato, potrebbe rappresentare il motore della ripresa. In più le donne nei vari ruoli e soprattutto in quelli apicali hanno un supplemento di responsabilità, quello di essere PORTATRICI SANE DI CAMBIAMENTO: il modello imperante è sotto gli occhi di tutti che non ha funzionato, le donne che non si omologano al vecchio sistema di gestione del potere, rappresentano la chance del nostro Paese.

laura-donnini-ppblackLaura Donnini,managing director Harper Collins, consigliere indipendente Amplifon e Università Cà Foscari Venezia, presidente di News 3.0 e presidente di In the boardroom

La storia ci insegna che si può cambiare il mondo solo quando il cambiamento culturale modifica lo stile di vita e di pensiero di un’intera società. La storia ci insegna altresì che certe battaglie non sono mai vinte, specialmente quelle che riguardano le donne, la loro libertà ed indipendenza .Non abbassiamo la guardia allora, aiutiamo le nostre figlie a coltivare i loro sogni, dimostrando con l’esempio che volere è potere. Anche quando la strada più comoda è quella della rinuncia, esortiamole a credere in se stesse e a combattere per la propria felicità e auto-realizzazione.

????????????????????????????????????Gini Dupasquier, fondatrice di donnalab e vicepresidente di PWA Milan

“Il mio augurio per tutte noi è che gli uomini d’Italia si facciano (finalmente) avanti per superare un disequilibrio di genere che ormai non ha più nessuna giustificazione e diventino, insieme a noi, agenti di cambiamento, nella famiglia e nel lavoro. Alley Oop è fondamentale per accendere i riflettori e rendere questo cambiamento “urgente”. Buon compleanno!”

falautanoIsabella Falautano, ‎Director of Communications, Corporate Responsibility and Public Affairs @AXA Italy, Board Member @ValoreD – ‎AXA

E’ arrivato il momento di fare squadra per affermare a gran voce e in modo fermo che non si torna indietro. E che il mondo che vogliamo per le noi e le prossime generazioni è fatto di possibilità e di ambizioni positive. Dobbiamo anche imparare a fare i conti con un termine che non ci mette a nostro agio, il “potere”, e a diffondere l’idea che la forza puo’ essere “gentile”. Senza perdere autorevolezza. Il potere vero è quello di cambiare le cose, per sè e per gli altri, preservando autenticità e coerenza. Vi leggo una ricetta trovata su un vecchio diario: prendere un pugno di disciplina e competenza, mescolare con un pizzico di passione e divertimento, allungare con un mestolo di autostima e fiducia, far bollire al fuoco lento della generosità e aggiungere un concentrato di resilienza. Prepotenti e violenti tremate, le streghe gentili son tornate.

finocchi-mahneCristina Finocchi Mahne, docente presso l’Università La Sapienza, co-presidente WCD Foundation Italy, consigliere indipendente in Inwit, Trevi Group, Natuzzi, Italiaonline, Banco Desio

Mi aspetto, ed auspico, che in misura sempre crescente, e fin da giovani, le donne acquisiscano consapevolezza della gestione delle leve del cambiamento, al fine di rendere ogni realtà un posto migliore (e vivere meglio). Per farlo, dovranno giocare sempre di più in squadra (e la disciplina sportiva aiuta!), provando ad essere meno dure nel giudizio reciproco, concentrandosi sulle affinità che condividono piuttosto che sulle differenze che le separano. Aiuterà consolidare il piacere di una buona dose di conoscenza economico/finanziaria, e di controllo delle relative dinamiche, accompagnata da un pizzico di ironia e dall’abituale passione. Non dimenticando che le azioni ed i messaggi più efficaci sono quelli che certamente stimolano una riflessione, ma parimenti creano una emozione.

gervasoniAnna Gervasoni, ordinario all’Università di Castellanza, dg AIFI, presidente di Hit, direttore del Centro di Ricerca sui Trasporti e le Infrastrutture (CRMT), consigliere indipendente di Banca Generali, Fondo Italiano d’Investimento, Generfid, SOL, Mittel e consigliere IBAN. Membro del Collegio dei Revisori di Eni Foundation.

Negli Stati Uniti moltissime donne hanno votato e sostenuto Trump, in Russia la violenza domestica non sarà più reato, nell’Islam continua a dilagare la peggior cultura antifemminile: un mondo inquietante. Però a Milano lavorano tante donne quanti uomini e più di un terzo delle donne lavoratrici sono “professioniste”. Quindi si può fare! Ma non bisogna abbassare la guardia: dobbiamo difendere e promuovere la cultura di parità nel lavoro e nella famiglia; non dobbiamo votare chi usa toni e comportamenti discriminatori; dobbiamo difendere le buone leggi che abbiamo conquistato e farne di migliori. Alley Oop è il nostro hub per sollevare il dibattito, far incontrare le nostre idee e opinioni e fate proposte.

rominaRomina Guglielmetti, fondatrice dello studio StarcLex e consigliere indipendente in Tod’s, Pininfarina, Servizi Italia, Compass Banca, Banca Esperia, NTV e sindaco effettivo di Enel

“Fair pay for fair play”: il futuro delle donne si gioca sulla parità retributiva, che va pretesa e accordata, a beneficio di tutti, perché la donna pagata – a parità di condizioni – come il collega uomo non si sente discriminata e, quindi, ha più fiducia in se stessa; dispone di maggiori risorse economiche e, quindi, può affrontare con più serenità qualche spesa in più, a partire dai supporti (tate, badanti, etc.) spesso indispensabili per conciliare lavoro e famiglia; si sente incoraggiata a fare meglio e, quindi, aumenta la produttività e l’efficienza aziendale. Il mio consiglio alle donne? Affannarsi meno a lavorare il doppio sperando che venga riconosciuto il giusto, ma determinarsi di più a pretendere il dovuto, senza dimenticarsi di chiederlo. Alley Oop ce lo insegna!

lapiniAnna Lapini, presidente Confcommercio Toscana
Noi  donne, la dignità, abbiamo sempre dovuto  darcela da sole. Trovarla dentro di noi senza aspettarla dagli altri. Coltivarla senza permettere a nessuno di scalfirla con azioni, parole, modi, senza avere paura ma anche senza rivalsa. Se riuscissimo a fare tutto questo allora il mondo finalmente si convincerebbe che è nel gioco degli opposti che si esprime la vita. Buio e luce, bene e male, caldo e freddo, uomo e donna. Una dualità in cui tutti hanno il loro posto. Anzi, sono necessari. Così, grazie Alley Oop per ricordarci ogni giorno quanto possano fare bene le differenze (persino all’economia!), per mettere in luce “l’altra metà del Sole” ed anche per indicarci, a volte, una buona nuova strada da percorrere.

livigniIlaria Li Vigni, penalista scrittrice componente commissione pari opportunità Unione Camere Penali Italiane

Il mondo femminile vive, da tempo, con consapevolezza sempre maggiore, il proprio ruolo privato, professionale, culturale e sociale. Coraggio, audacia e fiducia sono importanti presupposti per l’affermazione delle proprie competenze. In tal modo, la cultura dell’uguaglianza potrà esistere, valorizzando a pieno le competenze di donne e uomini, uniti per un miglior progresso della società. Del resto, le idee camminano sulle gambe di donne e uomini. Alley Oop può essere il giusto volano per far sentire la voce delle donne.

lucisano5Federica Lucisano, amministratore delegato Lucisano Media Group

Le donne una sfida per il futuro? No di certo. Non più una sfida, ma una realtà. Oggi, essere donna vuol dire essere l’espressione di infiniti riflessi e impercettibili sfumature di colori che prendono corpo in tutti gli ambiti dando vita a donne manager, donne sindache, donne ministre, donne presidenti, donne impegnate nel sociale, donne presenti nelle tavole rotonde che contano, in aggiunta ai canonici ruoli associabili alle donne. Manca poco per sentirci “adeguate” ai tempi che corrono. Questo termine mi sovviene soprattutto pensando al fatto che abbiamo bisogno di infrastrutture che supportino il nostro ruolo di madre, quindi parlo di asili nido, ma anche di contratti lavorativi più competitivi, di un profondo rinnovamento culturale e civico che venga caldeggiato e acquisito sin dalla tenera età e poi di leggi più severe e attuali che rendano la donna più tutelata, mi riferisco in particolare a quelle sullo stalking e sulla violenza. Non possiamo pensare di non prenderci quello che ci spetta, soprattutto quando questo determina la nostra condizione sociale e umana! Ecco lo spaccato della donna di oggi a cui sento di appartenere e a cui guardo con fierezza e speranza.

marracinoRoberta Marracino, executive director studi, comunicazione, CSR e relazioni istituzionali – SACE

In questi anni noi donne abbiamo fatto molti progressi. I temi della crescita del talento femminile, della co-responsabilità nella gestione della famiglia, degli strumenti per la conciliazione tra lavoro e vita privata sono ormai la cifra con cui ci si confronta su tutti i tavoli che contano. Fare rete, sostenendoci e promuovendoci vicendevolmente, è parte del nostro quotidiano. Chi di noi ricopre posizioni di rilievo indirizza e influenza le politiche dell’azienda che gestisce su questi temi. Solo qualche anno fa non era così. Molto rimane ancora da fare, siamo all’inizio di un percorso che va proseguito, alimentato e, soprattutto difeso. Non possiamo nasconderci che alle nostre porte premono modelli socio-culturali che rischiano di far regredire le ragazze del futuro alla condizione delle nostre bisnonne. Senza dubbio su questo argomento noi donne dovremmo far sentire la nostra voce con ben altra energia.

barbara_morganteBarbara Morgante, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia 

Immagino un futuro prossimo in cui, grazie a un passato di battaglie, di quote, di norme, la parità sia un dato acquisito, e non una conquista quotidiana. Ho sentito usare spesso una metafora, sui ruoli uomo-donna “Ginger faceva tutto quello che faceva Fred, ma al contrario e sui tacchi alti”; ecco, io immagino un futuro in cui a nessuno importi più chi dei due balli all’indietro, e con quali scarpe.

sandraSandra Mori, general counsel Europe Coca Cola Company e presidente di Valore D

Mi chiedo quanto ci vorrà perchè il nostro paese diventi un “paese per donne”, un paese dove l’assunzione di una donna incinta non sia una notizia da prima pagina e dove i libri di scuola non spieghino l’insiemistica attribuendo gli utensili da cucina alla mamma e gli attrezzi dal lavoro al papà.  Tutti gli indicatori mostrano che ci vorrà ancora tanto, che sì, ci sono dei progressi ma si è ancora ben lontani da un’effettiva parità, nella famiglia, nella scuola, nei luoghi di lavoro, dovunque.  Per questo sono favorevole a tutte quelle iniziative volte a mettere in pari lo squilibrio esistente dando una chance in più alle donne, vedi le quote. Abbiamo il dovere di accellerare un processo che, se lasciato alla sua naturale evoluzione, non si concluderà con la nostra generazione e neanche con quella delle nostre figlie e forse neppure con quella delle nostre nipoti.  Non avendo nè il tempo nè la pazienza di aspettare, mi do da fare per essere –nei limiti delle mie capacità- un accelleratore del cambiamento.  Alley Oop ci dimostra quante – quanti – siamo ad essere impazienti e quindi mi fa sperare che non dovrò diventare immortale per vivere in un “paese per donne”.

oteriSilvia Oteri, partner di Permira

La mia speranza ed augurio per noi donne è che smettiamo di cercare la “parità” nei “mezzi”, per raggiungerla invece nei “fini”. Certo che possiamo arrivare dove arrivano gli uomini (e anche oltre!) in ogni campo, ma non dobbiamo necessariamente arrivarci con gli stessi mezzi, comportamenti e atteggiamenti. Siamo speciali, versatili…..ma soprattutto diverse ed uniche. Ed è solo facendo leva sulla nostra diversità ed originalità che riusciremo a raggiungere, alla pari, i nostri obiettivi. Favorire lo scambio e il confronto su modelli di comportamento originali e di successo, un motore di cambiamento per le donne insieme agli uomini.

parzaniClaudia Parzani, Western Europe Regional managing partner Linklaters e consigliere indipendente di Borsa Italiana e Allianz Italia

Credo sia tempo che le donne non perdano occasione di prendere posto ai blocchi di partenza e correre la gara. Vinceranno o perderanno. Quello che conta sarà aver partecipato, aver mostrato alle altre donne che è tempo di correre, che possiamo vincere anche noi. Non possiamo lamentarci di non aver un posto sul podio se non corriamo. Stiamo vivendo in un momento storico di grandi opportunità per le donne. Si avverte la necessità di un cambiamento culturale. La società e il mondo del lavoro stanno imparando ad apprezzare che la diversità insieme all’inclusione hanno un grande valore e costituiscono una bella e necessaria possibilità per ampliare l’abilità e le competenze, gli stili di leadership e la creatività. Credo quindi che per l’universo femminile possano profilarsi all’orizzonte grandi progetti ma ognuna di noi deve trovarsi pronta a cogliere le opportunità che potranno presentarsi in futuro. E’ tempo di correre ognuna la propria gara. E se pensate di non aver il coraggio, se vi state raccontando che forse non siete quella giusta, se avete deciso che in fondo in fondo forse poi non ci tenete così tanto, prima di rinunciare cercate nelle pagine di Alley Oop, leggete tra le righe, nelle storie delle altre e troverete l’incoraggiamento che vi manca.

francesca-patellani_accenture_webFrancesca Patellani, managing director, human capital&diversity lead di Accenture

Auguro a tutte le donne di poter cogliere le potenzialità della rivoluzione, tecnologica e sociale, che stiamo vivendo e di saperla guidare focalizzandosi sulle persone, riplasmando il mondo del business verso un futuro in cui essere leader responsabili sarà chiave per il successo. Il mio auspicio è che i leader di questa nuova era, donne e uomini, si distinguano per la loro capacità di permeare la tecnologia di umanità: non saranno più le persone che si adattano alla tecnologia bensì la tecnologia che interagisce e si adatta ai bisogni, amplificando le possibilità, aprendo la via a creatività e genio personale. La resilienza delle donne, la loro capacità di adattarsi, sarà l’elemento in più che le aiuterà a formulare le nuove regole del gioco!

pierdicchiMaria Pierdicchi, non executive board member in Luxottica; Nuove Banche Marche, Etruria & Lazio, Carichieti e Carife; S&P Italy; American Chamber of Commerce

Troppo spesso assistiamo ancora alla dominanza di stereotipi inaccettabili sul genere femminile, anche da parte di fonti e media autorevoli. Vorrei non trovare più divagazioni volgari e immagini imbarazzanti soprattutto per le giovani che si stanno faticosamente costruendo un futuro basato su impegno, formazione e fiducia nel merito. Vorrei vedere un uso responsabile e limitato dei social network, un ritorno al senso critico basato sulla conoscenza dei fatti e le analisi e non solo slogan e preconcetti. Farebbe bene non solo al genere femminile ma a tutta la nostra società.

susanna-pisanoSusanna Pisano, avvocata e Presidente Confprofessioni Sardegna

Non abbassare mai la guardia!! Sono passati quarant’anni dalla “liberazione” femminista e, nonostante la fatica profusa e gli ostacoli superati, rischio di non riuscire a vedere raggiunta la piena parità nel mio Paese. La parità sostanziale, e non formale, si può raggiungere solo pagando ulteriori costi personali, collettivi e battendosi contro le ingiustizie e le discriminazioni. Alley Oop può rappresentare uno di quei luoghi collettivi della comunicazione che presta attenzione alla questione femminile e consente di dare spazio alla voce dei contenuti piuttosto che a quella dell’apparenza.

odile1b-2Odile Robotti, amministratore unico di Learning Edge e country lead 30% Club Italia

Auguro alle donne di potersi realizzare nella carriera e nella vita, ognuna come preferisce, senza farsi condizionare dagli stereotipi di genere e senza rinunciare a essere se stesse. Auguro a tutti noi che le donne possano contribuire pienamente con i propri talenti allo sviluppo e alla crescita del Paese.

rubiniMarina Rubini, Of Counsel DLA Piper – Consigliere indipendente di Leonardo – membro dell’OdV di Consap

Questo Paese ha bisogno di innovazione. Diversità e innovazione sono strettamente collegate. Come scriveva il sociologo americano Scott Page: “persone che pensano allo stesso modo, per quanto intelligenti, si bloccheranno sempre nello stesso punto. Trovare soluzioni nuove e migliori, innovare, richiede pensieri differenti. Ecco perché la diversità è la molla dell’innovazione”. Alley Oop ci ricorda che siamo tutti chiamati a contribuire al cambiamento: uomini e donne e che, se non includiamo le donne, perdiamo il 50% dei talenti di questo Paese.

sveltoAnna Chiara Svelto, Chief General Counsel di Ubi Banca e consigliere indipendente in Enel

Abbiamo inaugurato il 2017 con una fantastica notizia : il trend di occupazione femminile è in netta crescita in Italia. Le milanesi ( nella fascia di eta dai 15 ai 64 anni) che lavorano non sono lontane dal raggiungere la quota degli uomini milanesi occupati, per di piu in professioni altamente specializzate . Finalmente il paragone con Stoccolma non ci fa arrossire, anzi. Ci siamo, forse…. Leggo ancora un po’ e il dato successivo arresta il mio senso di vittoria. A Milano solo il 43% delle donne ha figli. Sospiro: Alley Oop aiuta a far capire che per avere successo professionale non bisogna diventare donne-uomo e che la maternità è davvero un master! Se questo è il prezzo no, non ci sto!