In Italia oltre 5mila abusi su bambini ogni anno

La foto della campagna Onu per la Giornata mondiale delle bambine

La foto della campagna Onu per la Giornata mondiale delle bambine

La 13enne di Melito, Calabria, violentata per anni da un branco di uomini senza dignità è un fatto durissimo che ha sconvolto le nostre coscienze. Ancor di più allora dovrebbe sconvolgerci il fatto che di casi Melito, in Italia ogni anno, ce ne sono più di 5.000. E crescono: erano 4.946 nel 2011, sono diventati 5.080 nel 2015. Le campagne contro non funzionano, le prese di coscienza e le attività di prevenzione nemmeno. Inutile nasconderci dietro un dito: ci sono quasi 8mila comuni in Italia. Di fatto, più della metà di noi abita in una Melito.

I dati sono contenuti nel dossier della Campagna ‘Indifesa’ di Terre des Hommes, appena presentato al Senato, perché oggi è la Giornata mondiale delle bambine. E proprio loro sono le vittime più colpite dalle violenze: sono il 60% di chi subisce abusi, l’87% di chi subisce violenze sessuali e il 91% di chi entra nel giro della pornografia.

Così, mentre in termini generali i reati in Italia negli ultimi cinque anni sono aumentati “solo” del 3%, la pornografia minorile è esplosa a un inquietante tasso del 543%. Un incremento a tre cifre (+148%) è anche quello registrato dagli atti sessuali con minori di 14 anni, o minori di 16. Nel caso di parenti stretti e affidatari, le violenze sono state 411 nel 2015, il 78% femmine. 1.442 i maltrattamenti in famiglia; 908 violenze sessuali aggravate.

Sapete chi sono i primi nemici delle nostre bambine, delle nostre ragazze? I loro  coetanei: a provarlo anche i dati del ministero della Giustizia, che segnalano in carico dei Servizi Sociali ben 817 minori di sesso maschile condannati per violenze sessuali; mentre 267 sono responsabili di sfruttamento della pornografia e prostituzione minorile.

I numeri sono crudi. E parlano da soli.